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Novembre 14, 2021 by [post_author_posts_link_outside_loop]

Home » Come Scegliere una Marmellata di Limoni Biologica

Come Scegliere una Marmellata di Limoni Biologica

In settimana la mia ‘colazione tipo’ si svolge già in ufficio, alle 8.15 circa: caffè doppio con latte freddo, zucchero TIC e una brioche, che può essere un tortino bio oppure un croissant di panetteria, nei giorni in cui ho voglia di fermarmi nel tragitto scuola-ufficio. Mi piace questa colazione: mi dà energia, ma non mi coccola.

Il sabato e domenica mattina, però, la colazione diventa golosa. Qui iniziano le coccole.
Provo diverse marmellate da abbinare al pane o alle fette biscottate, faccio dei grandi tè bollenti o dei cappuccini con tanta schiuma, o anche colazioni salate, con toast e caffè bollente.
Tra le mie marmellate preferite, soprattutto in questa stagione, ho le marmellate di agrumi: fresche, pungenti, asprigne, profumatissime. Sono golose per davvero.

Ne ho provate due in particolare, due marmellate biologiche italiane: Biosicilia e Rigoni di Asiago.
Rigoni di Asiago è una marmellata bio di limoni (ma esiste anche al mandarino, uva spina, visciole…) senza glutine e senza zuccheri aggiunti. Buona. Si sente che la marmellata è fatta con limoni veri, che si sentono anche a pezzetti sotto i denti e hanno un bel colore. Ha un gusto molto delicato.
Ve la consiglio se apprezzate i sapori naturali, delicati e non troppo pungenti: per una colazione che parte piano, con lentezza. Slow Breakfast.

La marmellata biologica Biosicilia è la mia preferita tra le due, pur ottime entrambe: è davvero meravigliosa, profumata, sensuale, golosa. I limoni si sentono subito in bocca: mangiarla diventa una sensazione di viaggio, e la Sicilia si sente tutta sulla lingua. Spettacolare anche nella versione al Mandarino (lascia senza fiato per quanto è buona e fresca) e all’arancia.
Perfettamente bio, ha l’aggiunta di zucchero di canna bio, che la dolcifica. Credo che questa sia la differenza di sapore tra le due marmellate. Qui lo zucchero esalta tutto il sapore dei limoni e l’esperienza diventa mistica.
In effetti per me lo zucchero nella marmellata è importante. Probabilmente bisognerebbe abituarsi senza, ma mi succede con tutte le marmellate bio senza zucchero che ho provato: mi sembrano prive di gusto, e finisce che le lascio in frigorifero ad ammuffire. Per esempio ho comprato spesso la marmellata bio della Coop, label ViviVerde, ovvero l’etichetta bio ed ecologica, ed anche cruelty free della Coop (ammirevole per questo): è buona, ma le manca quel pizzico di godimento che io invece desidero dalla mia marmellata.

Se la mangiassi ogni mattina, sceglierei la versione senza zucchero. Ma per le coccole, promuovo la marmellata Biosicilia con lo zucchero di canna. Io la trovo all’Esselunga, facendo la spesa online.
Rigoni di Asiago invece si trova alla Coop, vicino alla ViviVerde, e ve la consiglio se vi piacciono i sapori delicati.

In ogni caso, accompagnatele con un tè al limone. Con il caffè e il latte non si sposano bene.
Un succo di arancia fresco, un frullato di frutta di stagione (per esempio succo di pesca, fragole e un goccino di lime!) o un tè bollente con il limone bio a fettine dentro.

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