Per Quanto Tempo Conservare i Documenti in Casa
Nel declutter della casa rientra anche la pulizia della “burocrazia”. Siamo nell’era del digitale ma la carta ci invade lo stesso. Ci troviamo così cassetti, archivi, pieni di scontrini, bollette, ricevute di cui non possiamo liberarci, almeno non subito, poiché esiste un tempo entro il quale, l’autorità di riferimento può richiederle come giustificativo o l’utente può necessitarle per contestare eventuali errori.
Quindi va bene riordinare periodicamente i nostri incartamenti e riporli negli appositi classificatori, o cartelle, ma di tanto in tanto possiamo fare pulizia.
Documenti da conservare sempre
Togliamo i documenti che andranno sempre tenuti, anzi, di cui è bene fare anche una copia quali:
– Attestai e Diplomi
– Atti notarili
– Atti di compravendita
– Rogiti
Per tutto il resto possiamo agire con il decluttering.
Sino a quanto vanno conservate i documenti o ricevute?
I termini di prescrizione sono fissati per legge e variano a seconda del tipo di documento, a questo accompagnano la raccomandazione che è sempre opportuno custodire almeno un anno, meglio due, in più rispetto a quanto stabilisce la legge. Talvolta infatti può capitare che i termini di rivalsa da parte degli enti per la pretesa dei pagamenti vengano allungati anche di molti mesi e, dunque, si corre il rischio di dover pagare comunque due volte perché si è buttata via la ricevuta troppo presto.
CASA
Abbonamento tv
Cinque anni è il termine di legge, ma una sentenza del tribunale di Torino lo ha esteso a 10 anni.
Affitto
Le ricevute dei pagamenti mensili o trimestrali vanno conservate 5 anni.
Spese condominiali
Tutti i bollettini di pagamento condominio vanno conservate per 5 anni
Bollette
Per utenze domestiche (acqua, gas, luce, telefono) il termine è di 5 anni dalla data di scadenza del pagamento e ciò vale, per legge, anche se sono saldate con domiciliazione bancaria da cui appare che i precedenti pagamenti sono stati effettuati regolarmente: in questo caso è importante conservare anche gli estratti conto della banca dove viene attestato ogni volta il pagamento. Il termine aumenta se vi sono contestazioni in corso.
Per le bollette del cellulare 10 anni salvo altre disposizioni contrattuali.
TRIBUTI
Bollettini tributi (mod. F24, bollettini Imu, ricevute Tarsu/Tares ecc)
Teoricamente 5 anni a partire dall’anno successivo alla dichiarazione di riferimento, ma visto che il pagamento delle tasse viene legittimamente intimato, da parte degli Enti pubblici, in dieci anni e poi subisce la prescrizione, ossia la naturale estinzione e la perdita del diritto, è preferibile rispettare tale limite di tempo( 10 anni) anche per la conservazione delle ricevute.
Dichiarazioni dei redditi
Le ricevute dei pagamenti delle tasse e dell’Iva degli oneri deducibili e detraibili
(compresa la detrazione Irpef del 41% o del 36%) si possono “eliminare” solo dopo 5 anni a partire dall’anno successivo a quello della dichiarazione annuale (quindi 6 anni). In caso di ristrutturazioni edilizie o riqualificazione energetica, poiché la rateazione delle detrazioni è su 10 anni, la documentazione per chiedere le detrazioni dovrà essere conservata per 10 anni + 5, quindi 15 anni
BANCA
Estratti conto bancari/ Mutui, pagamenti rateali/ Bonifici
Le banche di solito accettano contestazioni entro i 60 giorni dall’invio, ma si hanno 10 anni di tempo per impugnare l’estratto conto in caso di errori ed omissioni. Tutti i pagamenti tramite c/c vanno conservati per 10 anni.
Titoli di stato
Vanno conservati 5 anni dalla scadenza per chiedere capitale ed interesse
Cambiali
Conservare 3 anni dopo la scadenza
ALTRE SPESE
Bollo auto
Tre anni dalla data di scadenza, anche se l’autovettura è stata venduta. Ma una sentenza della Corte di Cassazione ha prorogato il termine di 4 mesi, per questo è meglio conservare il documento per 4 anni.
Contravvenzioni stradali
Le sanzioni per violazioni al Codice della strada si prescrivono in
un quinquennio decorrente (5 anni), di regola, dal giorno della notificazione del processo verbale di constatazione (articolo 209 del Codice della strada), ma fatte salve le cause di interruzione (esempio: notificazione della cartella di pagamento dopo il verbale, ma prima del compimento del quinquennio; la notificazione fa decorrere un altro quinquennio).
Rette scolastiche
Come per tutte le ricevute d’iscrizione a scuole palestre, lezioni il periodo di conservazione è 1 anno. Se usate a fini fiscali invece 6 anni.
Assicurazioni
Basta 1 anno dalla scadenza della rata della polizza , salvo altri tempi previsti dal contratto. Ma se le quietanze sono state utilizzate a fini fiscali, come capita per esempio, con le polizze vita, si devono tenere,invece,per cinque anni.
Scontrini d’acquisto
Solitamente 2 anni. Se lo scontrino vale anche come garanzia, va conservato per tutta la durata della stessa.
Alberghi/Ristoranti
Le ricevute vanno conservate per 6 mesi
Parcelle di professionisti (avvocati, commercialisti ecc.) e artigiani (idraulici, elettricisti, ecc.)
Il periodo di conservazione è di 3 anni.
Ricevute di spedizionieri o trasportatori
È bene conservare le ricevute per 1 anno. In caso di trasporti fuori Europa 18 mesi.