Come Scegliere l’Aspirapolvere Giusto
Può sembrare un acquisto di poco rilievo, in realtà è colui che ci aiuterà nelle pulizie quotidiane, ma anche colui che potrebbe essere presente in casa come l’inutile ennesimo robot acquistato, poco efficiente, pesante, scomodo, poco maneggevole.. e che consuma tanto!
Conviene valutare bene, perché è uno fra gli elettrodomestici più usati giornalmente.
Quindi prima di procedere all’acquisto alcune domande sono:
1) Per quali pulizie mi serve? Giornaliere o in profondità?
2) Desidero che risponda, come requisiti, ad entrambe?
3) Che ampiezza di spazi andrà a pulire? (Monolocale, appartamento, garage, giardino…)
3) Quale budget di spesa mi sono prefissato?
4) Dove ho intenzione di posizionarlo quando non lo uso?
5) Sono allergico ad acari, polvere?
Alcuni criteri di osservazione, da prendere in considerazione per scegliere il giusto aspirapolvere per le vostre esigenze.
La linea
Tre sono gli elementi da prendere in considerazione. Qualunque sia il tipo di aspirapolvere, soprattutto se è l’unica scelta e non avete altri strumenti di pulizia (scope elettriche,…) un buon aspirapolvere deve avere
tubo rigido (telescopico) che si allunga e si ritrae, oltre questo c’è solitamente anche un tubo flessibile, fate molta attenzione a questo perché spesso si trovano prodotti poco resistenti.
Le dimensioni sono da calcolare in base a dove avete intenzione di sistemare il robot. Questa varieranno se si tratta di un modello a traino oppure scopa elettrica.
Il peso è un elemento fondamentale. Provate sempre prima dell’acquisto. Se lo farete on line, prima recatevi in un centro vendita e testate maneggiabilità e peso. Non deve essere troppo elevato, soprattutto se per cambiare stanza dovete fare le scale, in pratica sopra i 10 Kg è da evitare.
La lunghezza cavo è quel particolare che può fare una discreta differenza in termini di comodità. Se maggiore di 4 mt meglio. Cambiare sempre spina non è comodissimo. (da non sottovalutare in questo caso l’avvolgi-cavo)
Lunghezza tubo flessibile, insieme a quella del cavo, è un fattore importante da considerare se ci si vuole fare un’idea del raggio d’azione di un aspirapolvere, vale a dire della distanza che esso è in grado di coprire a partire dalla presa di corrente a cui è attaccato.
Questo per capire se è idoneo agli spazi di casa nostra, in cui pensiamo di conservarlo quando non è in uso, e se è adatto a noi e alle nostre forze
Accessori
A questo punto diviene importante la risposta che avrete dato ” a quali pulizie deve servire?”. Se con un solo strumento volete pulire le briciole di tutti i giorni, eliminare dagli zoccoli la polvere, pulire tappeti e divani… dovrete assicurarvi che abbia tutti gli accessori. Non servono tutti ma quelli essenziali per una pulizia più possibile a 360°.
spazzola universale: per superfici ampie e piane, moquette, fibre naturali e tappeti
bocchetta a lancia: per le fessure più strette
spazzola triangolare: per essere utilizzata negli angoli
spazzola con setole retrattili: non riga la superficie (per parquet e pavimenti duri delicati)
spazzola rotonda per mobili e piccoli oggetti
spazzola con forma di pennello sottile per gli elementi del calorifero
turbo spazzola per pulire tappeti, moquette, capelli umani, peli di animali, e particelle difficili da aspirare
panni specifici con gli apparecchi a vapore, puliscono molto a fondo
Potenza
Se pensiamo di fare la scelta in base alla potenza potremmo andare fuori strada.
Non crediate che abbassando il limite di potenza assorbita gli aspirapolvere possano essere meno efficienti. Le direttive europee vogliono fare pressione sui produttori affinché possano commercializzare tecnologie più efficienti che regalano alte prestazioni con bassi consumi. Insomma, tra tre anni un aspirapolvere da 900 watt riuscirà a pulire casa come oggi riesce a fare un aspirapolvere da 1600 watt. La potenza non serve senza l’efficienza. In media un’ aspirapolvere consuma al massimo 62 kWh all’anno.
Per capire bene la capacità di aspirazione bisogna visionare le Watt aria, solitamente fra i 250 e 400 Watt, purtroppo non sempre troviamo questo dato nelle schede tecniche.
Consumi e prestazioni
Un fattore molto importante è quello relativo ai consumi e alle prestazioni dell’aspirapolvere a traino. Gli aspirapolvere recano ormai tutti l’etichettatura energetica europea, che con un solo colpo d’occhio ci fa capire quanto consuma un aspirapolvere, ma anche quali prestazioni offre sui pavimenti duri e sulle superfici morbide. Leggete la nostra guida sulla etichetta energetica per capire meglio di cosa si tratta.
Consumi
Parlando di consumi, la scala è quella ormai ben nota che va dalla classe di efficienza A, la migliore, alla classe G, che rappresenta quella a maggiore dispendio energetico. Chi vuole essere attento ai consumi dovrà quindi preferire gli aspirapolvere in classe di efficienza energetica alta, da B in su.
Serbatoio
con sacchetto di carta: si cambia ogni qual volta che è pieno, assicuratevi quindi che il modello che vi interessa sia in grado di segnalarlo. Solitamente hanno una capienza molto ampia (arrivano anche ai 5 litri contro i massimi 3 di quelli a serbatoio o ciclonici), e non bisogna quindi pulirlo o svuotarlo ogni volta. Altro vantaggio è che non si entra in contatto con la polvere, o almeno pochissimo. Se siete allergici alla polvere svuotare il contenitore vuol dire entrare ogni volta in stato di allergia. Purtroppo le case tendono a produrne sempre meno; quasi imponendo l’acquisto. Puntano sul discorso che con gli aspiratori a sacco bisogna comprare il sacchetto, ma teniamo presente che i filtri delle aspira polveri alternative costano in proporzione molto di più e vanno cambiati molto più frequentemente, altrimenti andrete ad inquinare l’aria (oltre a funzionare male)
con contenitore: solitamente in materiale plastico può essere estratto e lavato, verificate quindi che l’operazione non sia troppo complicata nel tipo di modello scelto. Solitamente hanno una capienza limitata.Gli aspirapolvere a serbatoio, o ciclonici, hanno quasi sempre una capacità inferiore a quelli a sacchetto, e quasi mai vanno oltre i 3 litri. Sono da considerare di basso livello , quelli con un serbatoio che si aggira attorno ad 1 litro o meno. La media, invece, è di circa 1,5 litri, e dai 2 litri in su si parla di un serbatoio capiente. Un buon serbatoio, però, deve avere anche un facile sistema di espulsione residui. La cosa peggiore è che, durante l’espulsione, dello sporco gran parte aleggia nell’aria, dipende dal tipo di tecnologia che adotta il prodotto.
con serbatoio ad acqua: sicuramente è quello che prevede meno dispendio, basta gettare il contenuto nello sciacquone, inoltre non prevede la dispersione delle polveri nell’aria, essendo disciolte nell’acqua. Uno svantaggio è la capacità inferiore del serbatoio, non superiore ai 2lt, che epr pulire un grande appartamento non sono abbastanza ma ciò che è da tener conto è il fatto che,
rispetto agli altri due tipi di aspirapolvere, il serbatoio deve comunque venire svuotato dopo ogni utilizzo e lasciato vuoto e ben asciutto tra una sessione di pulizia e l’altra, altrimenti si possono formare muffe e cattivi odori.
con serbatoio ciclonico: sono fra gli ultimi arrivati, sicuramente economici da un punto di vista di dispendio energetico ma di bassa capacità di volume, da 1lt a poco meno di 3. Vanno puliti ogni volta, poichè come negli altri la potenza aspirante si riduce man mano che il serbatoio si riempie.
con filtro ad acqua: può aspirare anche i liquidi, solitamente tipico dei “bidoni”, un modello utilizzato per garage e aiuole visto che può anche soffiare via.
con scarico a terra: apposite prese da attaccare che convogliano lo sporco in grandi contenitori centralizzati (molto rari).
Filtri
L’etichetta energetica europea misura anche la classe di reimmissione delle polveri.
Un modello in grado di trattenere la quasi totalità degli particelle presenti nell’aria appartiene ad una classe di reimmissione elevata (A o B): questa è una caratteristica importante da valutare soprattutto se siete voi stessi, o vivete con soggetti allergici, in quanto molte delle particelle che vengono trattenute sono allergeni.
Integrato possiamo trovare un sistema di filtraggio tecnologicamente molto avanzato, si tratta del famoso filtro Hepa capace di aspirare e imprigionare i piccoli batteri come gli acari (che sono causa di allergie), difficile verificare se funzioni davvero o meno proprio perché assorbe elementi minuscoli, comunque ufficialmente sono in grado di catturare il 99,97% delle particelle e dei microorganismi dal diametro di 0,3 micron in su. La presenza di un filtro HEPA può contribuire ad innalzare il prezzo di un aspirapolvere.
Come nel caso dei filtri semplici, spesso anche i filtri HEPA sono permanenti e si possono lavare con acqua, ma è bene non darlo per scontato e sincerarsi sempre se sarà necessaria o meno la sostituzione periodica. Ad ogni modo un consiglio è quello arieggiare molto la casa in modo da combattere l’umidità che aiuta la proliferazione degli acari.
Alternative
In commercio, oggi, è possibile trovare diversi tipi di aspirapolvere; analizziamo brevemente pregi e difetti di ciascuna tipologia per poter valutare eventuali alternative.
Se il nostro utilizzo dell’aspirapolvere è ridotto e serve un robot, leggero, comodo potremmo optare per scopa elettrica o robot.
Vediamo alcune caratteristiche e differenze.
La scopa elettrica
La scopa elettrica di sviluppa in verticale e, a differenza dei modelli a traino, tutte le parti che la compongono sono racchiuse in un unico corpo; proprio per questo risulta complessivamente più leggera e molto più pratica, veloce e maneggevole, perfetta per i piccoli interventi di pulizia, o se ad esempio dobbiamo pulire le scale, perché sollevarla gradino dopo gradino non è un grosso problema, ma se si pensa ad un utilizzo prolungato è decisamente più faticosa e pesante dei modelli a traino, nonché meno potente, sebbene generalmente sia più economica. Un grande pregio è che in molti casi si ha a che fare con modelli a batteria e dunque, non essendo vincolati dall’ingombro e dalla lunghezza del filo della corrente, ci si può muovere più liberamente e si può “sfoderare” rapidamente anche per una semplice passata sotto il tavolo dopo la cena! Di contro un grosso limite è dato dal fatto che non è possibile raggiungere le superfici alte ed in genere non vi sono particolari accessori in dotazione: una scopa elettrica serve solo per passare i pavimenti, sebbene anche in questo frangente generalizzare è impossibile perché i modelli attualmente in commercio sono davvero tantissimi e tutti diversissimi tra loro.
Robot aspirapolvere
Un robot aspirapolvere funziona tramite batteria. Le migliori batterie sono quelle al litio, che si ricaricano molto velocemente (massimo un’ora). Una buona batteria dovrebbe idealmente avere anche un’autonomia superiore ad un’ora, ma da questo punto di vista la scelta dipende anche dalle dimensioni della casa che dovete pulire.
I migliori modelli hanno serbatoi dalla capacità fino a 600ml, ma anche in questo caso è possibile che non abbiate necessità di avere a disposizione la massima capienza: un prodotto dal serbatoio piccolo può andare benissimo per chi non ha una casa molto grande. Ovviamente ce ne sono i commercio svariati modelli, alcuni che includono anche la funzionalità lavapavimenti, ma se si cerca qualcosa di davvero performante, in grado di aspirare ogni tipo di sporco, riconoscendone il tipo, programmabile, potente e davvero intelligente e autosufficiente, che evita gli ostacoli ed ottimizza i percorsi ( (tendono ad incepparsi difronte a piccoli ostacoli rimanendo bloccati), si deve essere disposti ad investire cifre piuttosto alte. Certo è che, efficienti quanto volete, non possono sostituire l’aspirapolvere che ogni tanto va comunque passata.
Inconveniente non trascurabile è la pulizia. Vanno pulite accuratamente le spazzole (che raccolgono capelli, peli, polvere) ed il serbatoio. Non sono lo strumento ideale per chi soffre di allergia, visto che deve entrare in contatto diretto con le mani (pulizia pettini) e la polvere tende a volare nello svuotamento.